evento performativo
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Una migrazione all’interno dell’immaginario culturale che corre lungo una direttrice geografica fisica ben definita ed un’altra, parallela, in cui la geografia è un fattore irrilevante e restrittivo e la dilatazione è l’unico comun denominatore : il web. Map, alias Massimo Pianese, mette in atto il transito di un microsistema entro un macrosistema interlacciando possibili ralazioni tra essi. A bordo della sua bicicletta, partendo da Napoli, ricoprirà, fino a Milano, una distanza di circa 650 km (in linea d’aria, 800 km nella realtà stradale), nella quale “ l’imprevisto “ è l’unica vera certezza che alimenti l’iter progettuale. Due i compagni di viaggio che Map ha adottato, un anfibio e un roditore, posti in un “ ambiente di relazioni “, una teca di plexiglas ripartita in due vani ancorata al telaio della bicicletta. La scelta di due animali così dissimili a testare le loro capacità di adattamento agli spostamenti, ai cambiamenti climatici, al territorio, all’essere così forzatamente vicini sapendosi diversi e all’interrelazione e alle variazioni che ne conseguiranno per forza di cose per lo stesso artista, il suo organismo, i suoi fluidi, la sua carne. Il nucleo centrale dell’intera operazione risiede in quella serie di eventi minimi che si verificheranno lungo l’intera tratta,e che, mediante la tecnologia UMTS giungeranno per rimbalzo in rete. Frammenti video, immagini fotografiche, brevi testi scritti sull'onda del momento documenteranno le azioni e verranno diramati in Internet, sfruttando le potenzialità d'informazione che offre il Web. Tracce che si ramificheranno in una rete capillare mondiale destinate ad una fascia di utenza democraticamente larga, che dovrà giocoforza interagire con l'artista, attraverso e-mail, sms, mms. Un escursus nel territorio, un contatto con la storia, con la strada, i suoi umori, i suoi vapori, i suoi microcosmi dimenticati : una riacquisizione della propria identità culturale, sociale, psichica ed un esperimento di organismi in una "cattività" ben lontana da quella della "gabbietta tipica della signora al 4° piano". Map giunto a Milano si preoccuperà di consegnare i due animali ad un organo preposto, dopodichè . . . deciderà sul da farsi!

Map fin da bambino amava
andare in bici

Map è diventato un
adolescente ed ha continuato
ad amare la sua bici

Map l’ha così tanto amata da
eleggerla come suo unico
mezzo di locomozione

Map è diventato un giovane
artista ed ha deciso di
sublimare questo amore

Map è . . . in na.mi.

 
 
 
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Un “ambiente di relazioni”,
realizzato in plexiglas
( trasparente, bianco opalino, colori fluorescenti ),
suddiviso in due scomparti
parzialmente comunicanti,
che ospiteranno rispettivamente
un anfibio e un roditore
- probabilmente una rana tropicale e un criceto - .
La camera, mediante una struttura in alluminio,
verrà agganciata al telaio della bicicletta,
anteriormente al manubrio
oppure posteriormente al sellino.
Una serie di organi pneumatici
in gelatina, acqua e materiale elastico metallico,
assicureranno ai due ospiti
un viaggio confortevole e di tutto rispetto.
I due vani ricavati
internamente alla camera
ricreeranno habitat congeniali
e quanto più fedeli a quelli naturali
propri dei due animali in questione.

   
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